Comunicazione: migliorarla per gestire i conflitti

Quasi tutti noi, in alcune circostanze, facciamo fatica a far valere le nostre idee e ci lasciamo sopraffare o prevaricare da quelle degli altri.

Perché? Perché non sappiamo usare strategie per superare con successo e in modo vincente alcune tipologie di conflitto, nella vita professionale, come in quella privata.
 
Tutti noi ci imbattiamo sempre più frequentemente in scontri e dispute conflittuali con le altre persone, soprattutto se queste ultime sono aggressive e poco inclini all’ascolto.
 
Queste relazioni difficili e ostinate tendono sempre ad avere ripercussioni negative a lungo termine sulle nostre relazioni affettive e non, provocando anche serie incomprensioni e risvolti nettamente negativi.
 

Comunicazione: l’assertività è la scelta giusta

In ogni situazione della vita, il nostro stile comunicativo può agevolare lo scorrere delle relazioni. Può renderle più facili o complicarle e a volte possono divenire molto difficili e conflittuali. 

La comunicazione assertiva è il giusto equilibrio tra gli altri due stili:

  • passivo: mette in secondo piano i suoi bisogni, si lascia calpestare (in senso figurato) a casa della bassissima autostima, soffoca ogni tentativo di miglioramento per la paura di esporsi;
  • aggressivo: sfida in modo incontrollato coloro che provano timore, non rispetta le necessità dell’interlocutore, aggredisce con la parola e con i gesti, lasciando emergere un’immagine intoccabile, che però nasconde una base di insicurezza, mascherata dall’aggressività.

Dobbiamo dunque mirare all’assertività, che ci consente di soddisfare le nostre necessità, rispettando anche i bisogni dell’altra persona.

 

Migliora la tua comunicazione seguendo questi 3 punti:

1 Comunica con rispetto

Un comportamento di tipo assertivo dovrebbe basarsi prima di tutto sul non infrangere i diritti degli altri, mentre affermi i tuoi.

Se si vuole essere assertivi, sarà molto utile comportarsi in modo calmo ed equilibrato.

Così come usare parole che consentano di esprimere le proprie necessità e desideri, proiettando all’esterno sicurezza e decisione.

Cerca dunque di comunicare le tue idee senza subire passivamente la prevaricazione degli altri. Allo stesso tempo non attaccare neanche in modo impulsivo e aggressivo il tuo interlocutore.


2 Tieniti in una via di mezzo nella tua comunicazione

Utilizza i segnali verbali che indicano assertività nella comunicazione. Questi trasmettono rispetto, ma anche sicurezza e decisione.

Ad esempio, alcuni di questi segnali possono includere:

  • Una voce rilassata e decisa
  • Un linguaggio fluente e chiaro
  • Un volume della voce adeguato alla situazione
  • Una comunicazione collaborativa e costruttiva

Abbi sempre ben chiaro qual è il tuo obiettivo in un’interazione comunicativa. Per avere ben chiaro il tuo obiettivo comunicativo domandati sempre: “Cosa voglio ottenere da questa interazione? Come lo posso ottenere nel rispetto del mio interlocutore?”

Impara a dire di No quando è necessario.

In particolare è di importanza fondamentale porre dei limiti relazionali. Evita di disperdere le tue energie e il tuo tempo esponendo chiaramente i tuoi diritti. Ovviamente senza offendere o attaccare gli altri.


3 Porta attenzione al tuo linguaggio del corpo

Porta la tua attenzione anche alle caratteristiche non verbali della comunicazione assertiva. Così come i segnali verbali, anche quelli non verbali, devono trasmettere rispetto, sincerità e sicurezza.


Le caratteristiche non verbali possono includere:

  • Ascolto recettivo
  • Contatto visivo diretto
  • Postura del corpo aperta
  • Espressione del viso congruente con lo stato emozionale che provi

 

 

COMUNICAZIONE ASSERTIVA PER GESTIRE I CONFLITTI

 

Nella gestione dei conflitti, adottare schemi di risoluzione di tipo assertivo ci consentirà di risolvere la questione nel modo più equilibrato.

Inizia con l’identificare e definire il problema: prima di giungere alla risoluzione del conflitto devi investire tempo ed energia per comprendere al meglio il problema in termini di esigenze, paure e sentimenti. Per definire meglio il conflitto che stai vivendo puoi quindi comparare la tua situazione attuale con quella ipotetica del futuro, facendo una analisi accurata.

Poi prendi in considerazione tutte le soluzioni possibili: dedicati alla produzione creativa di idee volte a trasformare la situazione conflittuale in una situazione ottimale, o quantomeno accettabile, per tutte le parti interessate. Cerca di individuare più soluzioni possibili puoi aiutarti attraverso un processo di Brainstorming.

A questo punto, scegli la soluzione migliore: ora che hai individuato diverse soluzioni possibili è arrivato il momento di selezionare quella più valida. Valuta tutte le opzioni ed elimina una ad una quelle che ritieni meno opportune. Potresti analizzare ogni possibile soluzione che ti viene in mente sulla base della sua efficacia, del tempo, e dello sforzo richiesto.

Puoi ora creare un piano d’azione: in questa fase stabilisci i passi reali da compiere. Puoi anche creare un piano B, nel caso si verificassero circostanze inaspettate.

Infine, Agisci! Non puoi risolvere un conflitto se non passi all’azione. Alcune volte le nostre azioni potrebbero comportare dei rischi, ma questo fa inevitabilmente parte del gioco. Nessuno arriva subito al successo senza aver mai sperimentato qualche fallimento.

 

Tenendo sempre a mente i principi assertivi, tutti i passaggi ti risulteranno equilibrati e scorrevoli, una buona base per la risoluzione positiva del conflitto.