I TRE STILI COMUNICATIVI

I tre stili comunicativi

Per poter comprendere il modello assertivo dobbiamo suddividere il comportamento umano in tre categorie:

1. PASSIVO
2. AGGRESSIVO
3. ASSERTIVO

Il comportamento passivo o quello aggressivo sono inevitabilmente all’origine dei disagi sociali che proviamo.

Anche se ognuno di noi si muove continuamente fra comportamenti aggressivi, passivi e assertivi, alla base della personalità, un comportamento tende ad affermarsi più degli altri.

Caratteristiche dello stile passivo

La comunicazione passiva è un modo sottomesso di comunicare in cui si tende a trascurare i propri stessi bisogni.

Ma sai dove porta questo stile di comunicazione?… Purtroppo, può portare a forti sentimenti di risentimento, di rabbia e a stati di ansia.

Ovviamente questo atteggiamento, troppo accomodante, non consente di esprimere mai la propria opinione, per paura che possa essere sbagliata o poco gradita dagli altri.
Ecco che si finisce per essere sottovalutati e sminuiti dagli altri.

La persona con stile passivo si distingue per una serie di comportamenti e atteggiamenti interiori che la portano a subire gli altri.

È compiacente, conformista e tende ad evitare lo scontro. Esita ad esprimere i propri desideri e opinioni, tende all’isolamento. Vive nel senso di inferiorità e nel bisogno di dipendenza. Non afferma sé stessa e percepisce con timore le possibili ritorsioni degli altri.

Quali sono i pensieri alla base della passività?

Il comportamento passivo deriva da concezioni sbagliate su se stessi.

Il primo passo verso l’assertività parte dall’analisi dei nostri pensieri e di quello che proviamo nelle varie situazioni.

Ecco i più comuni pensieri dello Stile Passivo:

“Sono inferiore agli altri”
“ Se sono in conflitto sarò io ad avere la peggio”
“Senza la protezione degli altri non posso farcela”
“Quando prendo l’iniziativa rischio di sbagliare”
“Se sbaglio non valgo nulla”
“Se esprimo ciò che penso veramente l’altro ci rimarrà molto male”
“Se mi rivelo troppo bravo gli altri mi invidieranno”
“Nel mio futuro si addensano inevitabili catastrofi”
Subire gli altri ha varie modalità di espressione nel comportamento, che può andare dal non essere in grado di rifiutare un favore, al subire costantemente soprusi e umiliazioni. Ovviamente, i livelli di passività sono diversi, ma le dinamiche del
comportamento passivo sono sempre uguali.

Caratteristiche dello stile aggressivo

Come dice il nome stesso, è una modalità comunicativa che si basa sull’attacco, dove l’unidirezionalità dello scambio comunicativo diventa particolarmente evidente.
Chi usa questo tipo di comunicazione, si concentra solo su ciò che vuole dire e lo proietta sull’interlocutore con la massima forza aggressiva possibile… Attaccando e svalutando.
È insensibile alle ragioni proposte dall’altro e non gli da tempo di esprimere il proprio punto di vista.

Inoltre implica una serie di atteggiamenti e comportamenti che portano alla non curanza degli stati d’animo dell’altro.

Lo stile aggressivo è caratterizzato da comportamenti di dominazione, svalutazione, prevaricazione.

Afferma i propri diritti solo prevaricando quelli altrui, provoca reazioni di sottomissione, dove l’altro intensifica la propria
passività e provoca conflitti aperti sempre più violenti, destinati alla rottura.

Quali sono i pensieri alla base dell’aggressività?

“Sono superiore agli altri”
“Io posso criticare, tradire…Tu no!”
“Se vinci tu non valgo, ma se vinco io non vali nulla tu”
“Se l’altro si comporta in maniera sbagliata vuol dire che è una persona
sbagliata”
“Io non ho bisogno di nessuno”

Le basi su cui si regge la comunicazione aggressiva sono:
  1. L’assenza di ascolto
  2. La presenza di soli obiettivi personali
  3. L ‘assenza di empatia

Ma vediamo meglio e più a fondo queste caratteristiche…

L’assenza di ascolto:

nella comunicazione aggressiva la caratteristica che principalmente disturba la relazione è l’assenza di ascolto.
Non ci si riferisce solo alla mancanza di ascolto attivo, ma a una completa e totale assenza di attenzione e comprensione del discorso dell’interlocutore.

L’aggressivo trascura completamente il punto di vista degli altri e si concentra unicamente sulle sue idee non tenendo conto in qualsiasi momento di quello degli altri.

La presenza di soli obiettivi personali:

il fatto che la comunicazione aggressiva non includa l’ascolto tra i suoi elementi operativi non è casuale, considerando che l’assenza di ascolto corrisponde esattamente ad un tentativo di annullare totalmente lo scambio comunicativo.

Questo fa sì che la comunicazione sia unidirezionale e prevaricante.
Tale processo comunicativo non intende raggiungere accordi o condividere informazioni con l’interlocutore, ma l’unico obiettivo è quello di imporre la propria volontà, senza minimamente considerare il punto di vista dell’altro.

Assenza di empatia:

come conseguenza logica il comunicatore aggressivo è totalmente assente di empatia.

Oltre al fatto che il discorso dell’interlocutore non viene ascoltato, chi usa questo tipo di comunicazione non presta nessuna attenzione o preoccupazione per i disagi che il suo modo di comunicare può causare agli altri.
Infatti, l’unico obiettivo è quello di soddisfare i bisogni personali.
Di conseguenza, le emozioni, le sensazioni o i pensieri che possono originarsi nell’altra persona, non sono ritenuti elementi importanti.
E per questo, chi utilizza una comunicazione aggressiva rende gli scambi relazionali freddi e conflittuali.

Caratteristiche dello stile assertivo

Questo è il tipo di comunicazione più funzionale al nostro benessere e alle nostre relazioni.

Le persone che usano lo stile assertivo riescono a comunicare in ogni occasione nel miglior modo possibile. Sono in grado di esprimere i loro sentimenti, idee e opinioni in modo naturale, difendendo i loro diritti e rispettando quelli degli altri.

Sanno come adattarsi al contesto, il che aiuta a facilitare la risoluzione dei conflitti e, inoltre, riduce al minimo il rischio di problemi derivanti dalle interazioni future. Tendono infine ad essere persone oneste con se stessi e con gli altri, comprendendo il punto di vista dell’altro e si comportano in modo maturo, integrale e razionale.

Dunque, l’assertività è la capacità di esprimere i propri sentimenti e scegliere il modo di comportarsi in una data situazione. Chi comunica assertivamente è perciò una persona attenta ed equilibrata perché non scivola nell’impulsività dell’Aggressivo o
nell’inattività del Passivo.

Ma come si esprimono le persone assertive?

Gli assertivi di solito parlano in prima persona, per esprimere i loro diritti, opinioni e necessità…

“Penso”, “Ho bisogno”, “Sento”.
Utilizzano frasi che implicano la collaborazione per ottenere qualcosa: “facciamo …” o domande finalizzate a raggiungere la soluzione di un problema, come ad esempio: “Come possiamo risolvere questo?”, “Cosa ne pensi se …? “,” Che cosa vuoi? “,” Cosa ne pensi? “

Il comportamento non verbale della persona assertiva si presenta così:

  • Il volume della voce e la velocità sono adeguati per consentire un’efficace interazione comunicativa.
  • L’ intonazione è corretta in modo che l’interlocutore possa ascoltare con facilità.
  • Il discorso è fluido e diretto, senza interrompere l’interlocutore, permettendo così uno scambio comunicativo efficace.
  • L’espressione del viso è rilassata, predisposta al sorriso in base alle circostanze.
  • Il contatto visivo è diretto, ma non insistente, per non creare imbarazzo.
  • La postura è dritta, ma non rigida.
  • I gesti delle mani e delle braccia sono aperti, facili e rilassati.
L’Assertività è EQUILIBRIO costante tra Aggressività e Passività che ci consente di ESPRIMERE NOI STESSI in modo libero e spontaneo nelle relazioni.

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