Cos’è la distimia? Come si riconosce e in che modo si distingue dalla depressione? In questo articolo esploreremo i sintomi principali, le differenze tra i due disturbi e i trattamenti più efficaci per affrontare la distimia.
Che cos’è la distimia
La distimia, oggi definita nel DSM-5 come disturbo depressivo persistente, è una forma di depressione di intensità più lieve ma con una durata molto più lunga.
Chi soffre di distimia sperimenta un umore cronicamente basso e una sensazione di tristezza o insoddisfazione che può durare per anni, interferendo con la qualità della vita, anche se non in modo invalidante come nella depressione maggiore.
La distimia può manifestarsi fin dalla giovane età, ma è più frequente tra i 20 e i 45 anni. Spesso le persone che ne soffrono convivono con il proprio malessere per molto tempo, credendo che sia parte del loro carattere, senza rendersi conto di trovarsi di fronte a un disturbo dell’umore trattabile.
I sintomi della distimia
La persona con distimia tende a sentirsi cronicamente triste, scoraggiata o demotivata. I sintomi principali, presenti quasi ogni giorno per almeno due anni, possono includere:
- scarso appetito o, al contrario, alimentazione eccessiva
- insonnia o ipersonnia
- stanchezza e scarsa energia
- bassa autostima
- difficoltà di concentrazione o indecisione
- ansia generalizzata
- sentimenti di disperazione o pessimismo
Sebbene i sintomi possano sembrare simili a quelli della depressione, esistono differenze importanti tra i due disturbi.
Come distinguere la distimia dalla depressione
Sia la distimia che la depressione maggiore fanno parte dei disturbi dell’umore, ma differiscono per durata, gravità e intensità dei pensieri negativi.
1. La durata
La distimia è una condizione cronica e persistente: la tristezza è quasi sempre presente nel tempo, anche per anni.
La depressione maggiore, invece, si manifesta in episodi acuti, con un esordio improvviso e sintomi più intensi.
2. La gravità
Nella depressione, la compromissione della vita quotidiana è più marcata: la persona può sentirsi priva di valore e incapace di reagire.
Nella distimia, il tono dell’umore è costantemente basso, ma la persona riesce comunque a mantenere le proprie attività, anche se con grande fatica e scarsa soddisfazione.
3. Le idee suicidarie
Un’altra differenza importante riguarda la presenza di idee suicide.
Nella distimia possono comparire pensieri sulla morte o sul senso della vita, ma non sono presenti vere e proprie idee di suicidio, più tipiche invece della depressione maggiore.
Trattamento e cura della distimia
La psicoterapia rappresenta l’approccio più efficace per trattare la distimia.
Mentre i farmaci antidepressivi possono avere un effetto limitato, la psicoterapia psicodinamica individuale si è dimostrata particolarmente utile per affrontare le radici emotive del disturbo e promuovere un cambiamento profondo e duraturo.
Questo tipo di percorso aiuta la persona a:
- comprendere l’origine dei propri stati d’animo e dei pensieri disfunzionali;
- migliorare la gestione dell’ansia e delle emozioni;
- rafforzare l’autostima e la consapevolezza di sé;
- sviluppare modalità di pensiero più equilibrate e costruttive;
- modificare i circoli viziosi mentali che mantengono il malessere.
In alcuni casi, possono essere introdotte anche tecniche di rilassamento, come il Training Autogeno, e interventi sullo stile di vita (attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, sonno e relazioni sociali).
Poiché la distimia tende a essere cronica, è fondamentale imparare a riconoscerne i segnali precoci e adottare strategie per prevenire le ricadute.
La depressione maggiore: un quadro più grave
La depressione maggiore è una forma più severa di disturbo dell’umore.
Si manifesta con una marcata flessione del tono dell’umore, perdita di interesse e piacere nelle attività quotidiane, sentimenti di colpa, vuoto e disperazione.
In Italia, si stima che oltre 2,8 milioni di persone abbiano sperimentato episodi depressivi, con una maggiore incidenza nel sesso femminile.
I sintomi possono includere:
- tristezza profonda e perdita di interesse
- stanchezza marcata e difficoltà di concentrazione
- disturbi del sonno e dell’appetito
- irritabilità, ansia e agitazione
- pensieri di inutilità o di colpa
- idee o tentativi di suicidio
Le cause possono essere biologiche, genetiche e psicologiche, spesso legate a esperienze di perdita, traumi, isolamento sociale o cambiamenti significativi nella vita.
In conclusione
Sapere cos’è la distimia e riconoscerne i sintomi è il primo passo per potersi prendere cura di sé.
Si tratta di un disturbo dell’umore che, pur essendo meno grave della depressione maggiore, può compromettere il benessere quotidiano se non affrontato adeguatamente.
Un percorso di psicoterapia mirato permette di ritrovare equilibrio, consapevolezza e una migliore qualità di vita.
Se pensi di soffrire di un disturbo dell’umore, come distimia o depressione, puoi contattarmi per un appuntamento cliccando qui:
Studio di psicologo e psicoterapeuta a Thiene Vicenza • Dott. Pisanello
BIBLIOGRAFIA
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Arieti S., Bemporad J. (1978), La depressione grave e lieve. L’orientamento psicoterapeutico. Ed. it., Feltrinelli Editore, Milano, 1981
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Fontemaggi A., Prevenzione e cura della depressione, 2020
Freud S. (1917), “Lutto e melanconia”. In: OSF n. 8. Bollati Boringhieri, Torino, 2003
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